Storia delle noci

“Pane e noci pasto da sposi” i vecchi proverbi non mentono mai perché sono il risultato della saggezza e dell’esperienza dei popoli antichi tramandata.

La noce, frutto dell’albero di noce comune o noce reale, è considerato da millenni sinonimo di alimento dall’altissimo valore nutriente.
Reperti archeologici riportano testimonianze di come questo frutto veniva già utilizzato come mezzo di sostentamento 9000 anni fa, mentre le prime testimonianze scritte della presenza di questo cibo, sono da attribuirsi al Naturalis historia un trattato naturalistico in forma enciclopedica scritto da Plinio il Vecchio tra il 77 e il 78 d.C.

All’interno di questa antica enciclopedia si possono ricavare notizie sull’importazione di questo albero in Europa dall’Asia minore per opera dei coloni Greci nel periodo dal 400 al 600 a.C.

Oggi, a distanza di millenni, grazie alle sue molteplici proprietà benefiche la noce è diventata un must della dieta di tantissime persone, principalmente sportivi, e ha persino ottenuto l’appellativo di “superfood” ovvero fa parte di quei cibi vegetali naturali con contenuti eccezionalmente elevati di nutrienti. (RealFoods).

L’albero delle noci

Il noce comune è detto anche noce reale per la sua costituzione vigorosa ed imponente, caratterizzato da un tronco molto spesso e da radici robuste, espanse e molto superficiali. Questo albero può raggiungere fino 30 metri di altezza ed è particolarmente longevo.
Il frutto è una drupa in quanto presenta una parte intermedia carnosa avvolta da una sottilissima membrana con all’interno la parte legnosa che racchiude il seme ovvero la nostra amatissima noce.
La fioritura è ad Aprile mentre la fase di maturazione si svolge verso Settembre-Ottobre.

Il ruolo di leader di mercato è assegnato alla Cina, ma tra gli altri paesi maggior produttori troviamo gli Stati Uniti seguiti da Francia, Sud-America (in particolare modo Argentina e Cile) e Italia ed ogni paese ha le sue varietà.

Una delle varietà di noce più interessanti e pregiate innestate qui in Italia sono quelle di origine californiana prima tra tutte la Chandler.
Questa varietà ha una maturazione medio-tardiva (30 settembre nel Centro Italia) ed è di taglia media.
Il frutto si presenta di forma ovale e il guscio è sottile e di colore chiaro. Il gheriglio è bianchissimo.
E’ mediamente di buone dimensioni, con un diametro medio di 32-34 mm. Il gheriglio si presenta di colore chiaro nel 90% dei frutti e ben carnoso.
La resa media in sgusciatura è generalmente alta ed compresa tra il 53% e il 55%.

Proprietà delle noci

Dal punto di vista nutrizionale la noce è, come già accennato in precedenza, una vera e propria miniera d’oro! I nutrizionisti sostengono ormai da anni le proprietà delle noci nel limitare il rischio di sviluppo di malattie cardiovascolari grazie alla presenza di grassi polinsaturi (omega 3 e Omega 6) utili a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.

Sono alimenti dall’alto valore energetico utilizzati in particolare modo come ottimi spuntini “spezzafame” durante la giornata.

Il mix miracoloso di fibre, vitamine del gruppo A, E, B1 e B2 acido folico e sali minerali che contengono le noci sono elementi indispensabili per la riproduzione cellulare del nostro organismo nonché potenti antiossidanti contro la formazione di radicali liberi.

Secondo uno studio realizzato da ricercatori del Barcelona Institute for Global Health sono particolarmente consigliate alle donne in gravidanza perché favoriscono il fisiologico e corretto sviluppo del sistema nervoso del feto. Questa ricerca infatti ha portato alla scoperta che il consumo di noci e frutta secca in generale, soprattutto durante i primi tre mesi di attesa, porta a migliorare le funzioni cognitive, la capacità di attenzione e la memoria a lungo termine nel bambino.

Le noci sono infine un’ottima fonte di magnesio che favorisce il rilassamento e, grazie anche alla presenza di melatonina favoriscono il sonno contrastando i problemi di insonnia.